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Patrizia Cervone

Lunedì, 13 Ottobre 2014 20:03

Doll Therapy

La terapia che adotta l'uso delle bambole, chiamata anche "Doll Therapy" ha origine con il contributo della terapeuta Britt-Marie Egedius-Jakobsson in Svezia, in un paese specializzato nella produzione di questi oggetti da gioco o da abbellimento domestico.

Essa consiste nel ricorso all'oggetto bambola, che riveste gradualmente un significato simbolico in grado di aiutare a migliorare il benessere delle persone con problematiche che compaiono generalmente in età avanzata, quali le demenze senili, come l'Alzheimer ed alcune patologie psichiatriche gravi caratterizzate da disturbi del comportamento.
Le sue azioni possono realizzarsi sia a livello preventivo che di cura.

Mercoledì, 08 Ottobre 2014 13:34

Malati Per Forza

Ferdinando Schiavo alla richiesta della definizione del suo ruolo scientifico, ama rispondere: "Onesto artigiano della neurologia e della neurologia dei vecchi". Neurologo, specialista nel reparto neurologico ospedaliero, e nell'ambulatorio UVA (Unità Valutativa Alzheimer), attualmente è responsabile dell'ambulatorio UVA al Distretto Socio Sanitario di Codroipo (Ud) e libero-professionista. Da anni è consigliere dell'Associazione Alzheimer di Udine, con la quale organizza corsi di formazione e di informazione per familiari di persone con demenza. Favorito dalla progressiva incidenza della fragilità determinata dall'invecchiamento della popolazione, è cresciuto nella società moderna anche l'uso dei farmaci. E i farmaci - lo dovremmo sapere tutti - sono armi a doppio taglio. E poi, come tutte le armi, i più deboli ne sono le prime vittime, e quindi gli anziani. E poi le donne. I numerosi esempi che ci porta l'autore suggeriscono quanta strada si debba fare affinché la iatrogenesi, e più in generale la "mala medicina", possano essere contrastate ed estirpate. Il volume, rivolto a tutti coloro che hanno la responsabilità professionale della cura, in qualsiasi ruolo, medico curante, infermiere, OSS o semplice badante, non è un testo "contro i farmaci" ma un richiamo a usarli con scienza e coscienza e ad accompagnarli con una corretta informazione. Accanto ad alcune indicazioni diagnostiche utili per destreggiarsi nella complessità, è questo il filo rosso che attraversa senza soluzione di continuità tutto il testo. Nei circoli viziosi ed eventi a cascata scatenati dall'uso improprio dei farmaci, i fatti sono descritti con passione, con giustificata indignazione per la complessità evitabile che si viene a creare, con stupore per la diffusione del fenomeno.Se ti udrà un medico di schiavi, ti rimprovererà: "Ma così tu rendi medico il tuo paziente!". Proprio così dovrà dirti, se sei un bravo medico! Ippocrate

Lunedì, 02 Giugno 2014 00:00

18 Edizione Olimpiade Dell'Anziano

Giovedi 11 Settembre 2014 presso la Casa di Riposo "AITA" di Crespano Del Grappa si sono svolte le Olimpiadi dell'anziano.

Erano presenti all'evento 14 case di riposo.

Le "Olimpiadi del Grappa" vogliono essere, oltre ad un momento di socializzazione, di svago e allegria per gli ospiti,  un esempio di esaltazione della centralità della persona, ove la competizione tra gli ospiti delle diverse strutture oltre a contribbuire e rafforzare il" senso di appartenenza", realizza una energia psico fisica di "aiuto "per il loro benessere cognitivo, relazionale e motorio.

Ecco alcune foto di questa splendida giornata.

           

 

             

    

 

 

                

             

    

 

 

 

 

Domenica, 21 Settembre 2014 22:24

21 SETTEMBRE 2014 GIORNATA MONDIALE "ALZHEIMER“


In occasione della ventunesima Giornata Mondiale dell'Alzheimer, per la prima volta a Trieste si è voluto dare particolare risalto a tale malattia con un'iniziativa che difficilmente lasciava indifferenti. Nel corso di tutta la scorsa notte il Municipio in Piazza Unità è stato colorato di viola, colore scelto per ricordare tale Giornata. Tale proposta è partita dall'Associazione Goffredo de Banfield con il Comune di Trieste che l'ha accolta positivamente e realizzata.

Secondo le stime 600.000 italiani sono colpiti a tale malattia (circa 5000 gli anziani triestini) mentre solo un italiano si cinque è assistito dal sistema sanitario nazionale. Al Mondo attualmente i malati sono 25 milioni, cifra destinata più che a triplicarsi in pochi anni: infatti, nel 2030, si stima che a livello mondiale i malati arriveranno a quota 76 milioni.

Sabato, 20 Settembre 2014 22:15

L'ALZHEIMER NEL FUMETTO DI PACO ROCA

Paco Roca ha raccontato la malattia dell'Alzheimer con delicatezza e umanità rendendo la storia di Emilio immortale. Emilio, un anziano direttore di banca affetto dal morbo di Alzheimer, è ricoverato dalla sua famiglia in una residenza per la terza età. In questo ambiente, egli apprende come convivere con i suoi nuovi compagni e con gli infermieri che li accudiscono, cercando di non sprofondare in una morbosa routine quotidiana. La lotta contro la malattia è sorretta dalla volontà di mantenere la sua memoria e di evitare di essere portato all'ultimo piano, quello del non ritorno. La mancanza di memoria - dai ricordi alle cose più semplici, come il saper mangiare o il vestirsi - la mancanza di contatto con la realtà, il disagio dei famigliari e dei pazienti nei confronti della malattia, sono descritti con un misto di umorismo e commozione.

Non è facile intuire la comparsa dei primi sintomi, in quanto possono essere scambiati per semplici manifestazioni dovute allo stress o alla fisiologica riduzione delle abilità cognitive con l'avanzare dell'età. Appare quindi opportuno consultare il medico di fiducia quando si cominciano ad accusare personalmente o notare sulle persone care aspetti quali: difficoltà a ricordare fatti avvenuti di recente  e di rilievo, ripetizioni della stessa domanda, perdita dell’orientamento nel tempo e nei luoghi, difficoltà nel trovare la parola adatta, problemi nel gestire compiti fino a quel momento svolti senza difficoltà, oppure vistose e poco giustificabili modificazioni nel carattere, nel comportamento e nell’umore.

Nella maggioranza dei casi si può assistere alle seguenti espressioni cliniche della malattia.

Nelle fasi iniziali la persona con Demenza di Alzheimer:

-Ha problemi di buon funzionamento della memoria per i fatti recenti ma può al contrario essere precisa sui ricordi lontani. Può dimenticare conversazioni del giorno prima o appuntamenti da poco concordati. Una delle manifestazioni più frequenti è la ripetizione delle stesse domande o considerazioni, anche a distanza di pochi minuti.

- a volte non trova le parole adatte o specifiche per un determinato oggetto o in un discorso (col passare del tempo questo disturbo si può acuire fino a provocare serie difficoltà di comunicazione orale, di lettura e di scrittura)

- non si orienta nei posti che non gli sono familiari (e col progredire della malattia può smarrirsi anche nei luoghi che gli dovrebbero essere ben noti). Il disorientamento nel tempo (date, mesi, stagioni, anno)appare evidente

- può manifestare sintomi di depressione, ansia e riduzione di interessi in generale (apatia). Alcuni malati possono anche mutare carattere e comportamento in svariate forme (da pacifici ad aggressivi o polemici, da silenziosi a logorroici, o viceversa, ecc.). I sintomi depressivi appaiono più evidenti se il malato è in grado di percepire la serietà dei suoi sintomi cognitivi e le conseguenze che hanno sul piano funzionale lavorativo e relazionale

- in alcuni casi presenta manifestazioni psicotiche, come il delirio di furto: crede che gli abbiano rubato oggetti personali e denaro, dal momento che non si ricorda dove li ha riposti o come ha speso i soldi; si convince che quello che non trova gli sia stato sottratto, con ovvie conseguenze del suo stato psichico e sulla serenità dell’ambiente in  cui vive

- può avere allucinazioni visive, anche complesse: persone che girano per casa, visione di bambini (a volte dei propri figli da piccoli, per cui apparecchia la tavola per sei includendo i due figli adulti…..più i due piccoli). Le allucinazioni in verità sono più frequenti (e utili nella diagnosi!) nella Demenza a corpi di Lewy

-può mostrare ancora altri aspetti:  difficoltà nella gestione finanziaria, mancato utilizzo di strategie “ragionevoli” per compiere un’azione, difficoltà nel pianificarle, perseverazioni in comportamenti non corretti.

              A cura del dott. Ferdinando Schiavo, neurologo

Domenica, 21 Settembre 2014 21:56

SHOWROOM

La nostra showroom presso le "olimpiadi dell'anziano " di Castello Tesino (TN)

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